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Nuoto al buio..

Avete mai provato a nuotare ad occhi chiusi? No? Si, e quanti metri avete fatto prima di andare a fratturarvi il mignolo contro la corsia?

Nuotare ad occhi chiusi è un esercizio cosiddetto di esclusione perché esclude una parte del corpo in questo caso uno dei 5 sensi: la vista.

Mi diverto a farlo eseguire ai bambini e anche agli adulti. Per i bambini è più complicato.. perché facilmente barano ed aprono gli occhi. Allora ho escogitato un metodo. Gli faccio prendere un paio di occhialini che non usano più e gli faccio dipingere con i pennarelli indelebili le lenti come più gli piacciono. Cosi a casa fanno uno gioco insieme alla mamma o al papà ed in piscina non barano.

E’ necessario il supporto e la supervisione dell’istruttore per fare questo gioco. Io mi aiuto con un fischietto per segnalare all’allievo quando sta per andare a picchiare contro la corsia. Questo esercizio aiuta a sviluppare gli altri sensi e soprattutto la propriocezione (la percezione di se nello spazio in questo caso nell’acqua). Riuscire a completare una vasca senza sbattere contro la corsia non è semplice ne per i bambini ne per gli adulti; ma fa comprendere all’istruttore e anche all’allievo se la nuotata è corretta oppure no.

Questo esercizio ha anche un'altra valenza pratica soprattutto per chi gareggia. Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di avere l’acqua negli occhialini dopo il tuffo . A quel punto se ci siamo esercitati a nuotare con l ‘acqua negli occhialini o senza vedere possiamo provare a resistere soprattutto se la gara è breve. Basterà visualizzare almeno la macchia blu della linea sul fondo per andare avanti nella gara e non scoraggiarsi o peggio fermarsi per aggiustarli.

Pasquale Taglialatela