Un estate al mare... Sicura?
Avrò avuto 4 o 5 anni, quando mia cugina, un decennio più grande di me, mi teneva per le mani e mi incitava a battere le gambe in acqua e a immergere la testa in acqua.
Quelle sono state le mie prime lezioni di nuoto fatte in mare d’estate. Poi ovviamente sono seguiti i corsi di nuoto quelli seri... Ma almeno sapevo già galleggiare e immergere la testa in acqua senza problemi.
Oggi invece sulle spiagge italiane vedo bambini, anche di 10 anni con salvagente e braccioli. A 10 anni !!! Noi che siamo un paese di mare!! Per me inconcepibile.
Mi verrebbe di andare li e strappargli braccioli e salvagente e dimostrargli che gli basta davvero poco per restare a galla senza tutti quegli aggeggi che intralciano i movimenti e non ti fanno sentire l’acqua che abbraccia il tuo corpo.
Ovviamente mi guardo bene dal farlo, non tutti capirebbero!!
Ma, tornando a noi, sulle spiagge non vedo nessun adulto, che abbia un minimo di dimestichezza con l acqua, che insegni ai più piccoli le basi del galleggiamento.
Un bambino di 10 anni con braccioli e salvagente sarà un adulto che potrebbe mettere a rischio la sua vita e quella dei suoi figli o dei soccorritori che si imbatterebbero nel suo eventuale salvataggio. D'altro canto comprendo anche le famiglie, che soprattutto in questo periodo di crisi, non possono permettersi un corso di nuoto per uno o più figli.
Sarebbe un ottima iniziativa (raramente li ho visti, molto probabilmente per la troppa burocrazia italiana, noi ci stiamo pensando) organizzare su moltissime spiagge corsi per insegnare almeno le basi del galleggiamento e della respirazione in acqua. Sensibilizzare le persone proprio lì dove vanno a divertirsi. Ma anche dove una giornata di allegria può trasformarsi in tragedia. Saper effettuare un buona respirazione in acqua può salvare la vita. Se un onda ti travolge, e sai correttamente effettuare una buona espirazione sott’acqua, senza pensarci, ti permetterà di tornare in superfice lucido quando l’onda sarà passata senza aver “imbarcato acqua”. Inoltre l’acqua di mare rispetto a quella della piscina favorisce maggiormente il galleggiamento quindi con pochi sforzi si può restare a galla. Ma almeno le basi bisogna conoscerle e aver fatto un po' di pratica. Chi non sa galleggiare tende a muovere velocemente le braccia e le gambe in modo scomposto consumando molte energie. Attendere i soccorsi conoscendo bene questi due fondamentali può salvare tante vite.
E comunque, come già detto, in un paese come il nostro nuotare dovrebbe essere un abilità primaria come andare in bicicletta. L’insegnamento di tale disciplina dovrebbe essere inserita nei programmi scolastici. Andare in vacanza e poter godersi il mare solo a metà non è una vacanza con la V maiuscola. Non poter farsi una nuotata o un tuffo da un pedalò o da una barca sono tutte esperienze divertenti che ti perderesti. Dovrai attendere a riva mentre gli altri si divertono. Concludo con un ultima sensazione che chi l’ha provata mi capirà…. Immaginate di fare un tuffo proprio nell'onda (una piccola onda preciso, non col mare in tempesta o con la bandiera rossa) proprio quando si sta rompendo. Bucare l onda e attraversarla indenne o, a volte, esserne piacevolmente travolti è un “brivido” da provare !!
Buone vacanze a tutti.
P.s. per evitare problemi e non rovinarvi la vacanza e non solo non entrate in acqua se gli assistenti bagnanti non lo raccomandano. Il mare ha le sue regole e vanno rispettate anche se sei un nuotatore provetto.