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Il mare d'inverno È solo un film in bianco e nero visto alla TV recitava una bella canzone della Bertè.

Certo ne faremo volentieri a meno ma non possiamo nemmeno demonizzarlo.

Capita sempre più spesso, e soprattutto dopo la pandemia, che i corsi di nuoto si svuotano nei mesi invernali per poi riprendere in primavera o addirittura in estate. Ci sono genitori che fanno frequentare i corsi di nuoto solo d'estate; corsi estemporanei che pretendono il miracolo di far improvvisamente imparare a nuotare i propri pargoli. C'è da dire che sicuramente il periodo invernale è quello dove si concentrano i malanni di stagione come influenza e raffreddore. Ma certo non per colpa delle piscine o degli altri sport. I bambini passano molto più tempo al chiuso in classi dove aprire una finestra viene condannato come un reato penale.

In Finlandia e in altri paesi del nord Europa i bambini giocano all'aperto anche in pieno inverno. Hanno addirittura creato delle scuole dove i bambini fanno attività nei boschi.

Ma non prendere freddo? Su questo punto, si sa, i finlandesi scrollano le spalle: “Non esiste il cattivo tempo, solo un abbigliamento inadatto .( fonte Focus Scuola)

Insomma, debitamente coperti e attrezzati si può affrontare qualsiasi temperatura. I docenti delle scuole nel bosco assicurano che molto raramente qualcuno degli alunni si busca un raffreddore! Naturalmente, i piccoli sono bene equipaggiati con intimo termico, giacche antivento, cappelli, guanti e così via. I docenti controllano sempre che siano ben coperti e per il resto, l'unico trucco sembra essere quello di tenerli sempre in movimento, per evitare il raffreddamento. Battaglie a palle di neve, sciate, slittate sui pendii innevati garantiscono una perfetta termoregolazione anche in pieno inverno.

Anche in questo caso il movimento è l'arma migliore per combattere il raffreddore.

Anche in Italia si sta diffondendo la pratica della scuola all'aperto sul sito scuoleallaperto.com potrete trovare tutte le iniziative italiane. Purtroppo è una pratica ancora poco diffusa.

Tornando a noi Il nuoto non è causa di otite lo chiarisce l'Associazione Mondiale per le malattie infettive e Disordini Immunologici. L'otite media acuta è un'infezione dell'orecchio che spesso si verifica in concomitanza con un raffreddore o un'infezione alla gola. Nei piccoli la tuba di Eustachio, cioè il canale che collega la gola e le cavità nasali con l'orecchio, è più stretta e più corta rispetto agli adulti. Il risultato è che eventuali batteri o virus presenti in gola o dietro al naso, a causa di un comune raffreddore, raggiungono più' facilmente il cosiddetto orecchio medio, Ad avere un ruolo cruciale sono pero' i fattori immunitari: bambini con un sistema immunitario meno efficienti saranno piu' predisposti alla malattia, soprattutto se frequentano asilo nido o scuola materna. Al contrario, praticare nuoto si rivela fondamentale per rafforzare le difese immunitarie perché aumenta la produzione di linfociti T, in prima linea nella lotta a virus e infezioni. Il nuoto, inoltre, risulta particolarmente indicato per i bambini con asma bronchiale in quanto l'immersione in acqua favorisce l'espirazione e l'incremento della ventilazione polmonare risulta moderato. ". Attraverso un'attività fisica moderata, la risposta dei linfociti è migliore nella difesa contro gli agenti patogeni ." (fonte AGI)

Una settimana o due di stop sono anche fisiologiche nel periodo invernale, l'importante è ricominciare senza lasciarsi andare, sia grandi che piccini, lo sport ci aiuta a combattere meglio i malanni di stagione e non solo.

In alcune piscine in inverno anche in Italia, non avendo altre opportunità di nuotare anche all'aperto!

Pasquale Taglialatela